Dedica di Vito Mancuso 27 ottobre 2013
Vera Santarelli dipinge la sua anima – Vittorio Sgarbi
Palinodia alla pittrice Vera Santarelli, Michele Pardo , 25 agosto 1991
Gentile signora Santarelli,
sono molto contenta che le abbia fatto piacere ritrovare pubblicato un suo lavoro (pubblicazione “Le due amiche” nel CD-Rom figure della Amicizia – Premio Napoli 2005 della Biblioteca Nazionale di Napoli). Mi chiede le ragioni che mi hanno spinto all’abbinamento con il libro. Devo dirle che il sottile legame che vorrebbe recarsi tra il dipinto e il libro in questione (Amiche mie isteriche” di Angela Putino) è l’amicizia come incontro: “ Per trovare incontri non si ha bisogno né di convergere né di accomunarsi “ (frase riportata dal libro ed accostata all’immagine del suo lavoro). Infatti le due amiche del suo dipinto sono vicine ma non convergono, sono due e restano ben distinte. Inoltro l’idea che mi ha mosso è stata anche quella del contrasto tra il titolo e il dipinto, poiché il libro parla di incontro come travolgimento. Facendo un gioco degli opposti, ho abbinato ad un titolo inquietante un’immagine che trasmette serenità. Proprio usando questa sua opera, che amo molto, ho potuto rimandare l’idea che l’incontro è sconvolgente e anche restituisce una nuova visione in relazione con l’altra, in due come il suo dipinto. Spero di non averla delusa, la saluto cordialmente,
Nadia Nappo.
P.s. Nel sito della biblioteca curo insieme ad una mia collega una rubrica “Teca delle nuove accessioni del fondo librario Soggettività femminile. In questa teca virtuale e tematica, presentiamo dei libri e ci serviamo di immagine per impreziosire e rendere più gradevole la lettura. Le volevo chiedere se non ha nulla in contrario se in futuro, ricorreremo ad altre riproduzioni di sue opere.
Michele Pardo , 18 dicembre 1990
Dal “Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo“
Le opere di Vera Santarelli
Una personale di Vera Santarelli era attesa da molti anni e ora si concretizza grazie all’impegno dei Comuni di Camerino e di San Severino Marche, in collaborazione con l’Università degli Studi di Camerino (polo museale e orto botanico), la pinacoteca civica di Camerino, la pinacoteca civica di San Severino Marche e i Teatri di Sanseverino, con i patrocini della Regione Marche e della Provincia di Macerata. … (continua a leggere…)
Pubblicato il 17 luglio 2012
L’opera “Effetto telefono” è stata pubblicata su Playmen nel 1982 a integrazione del racconto di Carlo Bernari.
San Severino Marche (MC) teatro Feronia, “Dall’Inferno all’Infinito” di Monica Guerritore da autori vari
IL RACCONTO DI UNA VERTIGINE
… Davvero originale il manifesto della stagione, visibile anche sui depliant, sul totem posto davanti al Feronia, sulle confezioni degli abbonamenti riservate ai giovanissimi oppure in quelle speciali eseguite per chi ha inteso regalare un abbonamento: si tratta de “ I musici” di Vera Santarelli che, con la loro aria sognante e ingenua, sono davvero l’immagine ideale della stagione e di una nuova Italia che a San Severino pare davvero possibile.
Simone Manfedini
Da San Severino Marche (MC), teatro Feronia, il 02 ottobre 2011
L’indagine interiore, il riflesso di un mondo femminile colto alla stato nascente con uno sguardo tanto profondo
quanto volutamente ingenuo, si riscontra invece nei ‘tipi’ di donne, o donne-bambine, ritratti in genere da
Vera Santarelli in una atmosfera favolistica descritta dal teleobiettivo grazie alla puntualità del disegno
che semplifica e però non perde dettagli mentre collega forme e colori con vedute da vicino e da lontano,
arrivando ad una immagine dal sicuro “effetto metafisico”
Duccio Trombadori
Annuncio sulla rivista Touring della mostra di Vera Santarelli a S.Severino Marche 2012
… Vera Santarelli ha alzato il sipario su dei tipi umani ritratti in una loro fanciullesca inpudicizia. In grandi orbite
occhietti maligni e sfottenti si legano a un naso pronunciato e a una boccuccia perfida.
Pittura lievissima: un po’ Botero un po’ tedesca antica. …
Dario Micacchi
Da “L’Unità“, venerdì 15 gennaio 1988